Fondazione BPV è executive partner nell’iniziativa “67 colonne per l’Arena di Verona”

È stato un trionfo l’evento inaugurale della 101^ Arena Opera Festival organizzato dalla Fondazione Arena di Verona il 7 giugno scorso, e trasmesso in mondovisione su Rai Uno (stimati 80 milioni di spettatori), intitolato “La Grande Opera italiana Patrimonio dell’Umanità”. Si tratta infatti di una serata di Gala internazionale fortemente voluta dal Ministero della Cultura per celebrare il riconoscimento da parte di Unesco della “Pratica del Canto Lirico in Italia” quale Patrimonio dell’Umanità, che ha visto la partecipazione delle più alte cariche dello Stato italiano e di ospiti provenienti da tutto il mondo.

Nella serata condotta da Cristiana Capotondi, Alberto Angela e Luca Zingaretti, sul palco 160 professori d’orchestra e un coro di 300 artisti provenienti da molteplici Fondazioni lirico sinfoniche italiane, che hanno fatto vivere agli spettatori uno spettacolo di bellezza proponendo le arie più note e popolari della lirica.

L’onore dell’apertura è spettato al maestro Riccardo Muti, che in prima battuta ha diretto l’Inno di Mameli per poi dedicarsi alle sinfonie di Rossini, Bellini e Verdi nella celebrazione del bel canto, valorizzando le voci di artisti di calibro internazionale quali Jonas Kaufmann, Jessica Pratt, Nicola Alaimo e Vittorio Grigolo.

La rassegna areniana proseguirà fino al 7 settembre: un fitto calendario di circa 50 appuntamenti, con tre titoli dedicati a Giacomo Puccini in occasione del Centenario dalla morte del musicista (Tosca, Turandot e un’inedita Bohème firmata dalla regia di Alfonso Signorini con un cast composto da stelle dell’opera e da talenti emergenti).

Per la stagione lirico sinfonica 2024, Fondazione Banca Popolare di Verona conferma il suo impegno in qualità di executive partner per l’iniziativa “67 colonne per l’Arena di Verona”, riconoscendo il valore inestimabile a livello storico, architettonico, culturale e internazionale rappresentato da Fondazione Arena di Verona.

Per saperne di più